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ΔT - In cerca di miraggi per riflettere sul delicato equilibrio tra ecosistemi


un laboratorio partecipativo artscience di LIMINAL RESEARCH ETS


Ideato ed eseguito da:
Francesco Scarel, ricercatore indipendente, docente al Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste
Michele Libralato, ingegnere civile e ricercatore all’Università di Udine




Il laboratorio ΔT - DeltaT - mette in evidenza la nostra sensibilità di osservazione, consentendoci di visualizzare in tempo reale lo scambio continuo di energia tra corpi di diversa natura. Grazie ad una termo-camera siamo in grado di visualizzare emissioni di raggi infrarossi (IR), altrimenti invisibili all’occhio umano. Andremo così alla ricerca di immagini per approfondire la nostra conoscenza sui processi di equilibrio termico e di sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva sul rapporto che costruiamo con l'ambiente che ci circonda.

L’obiettivo del laboratorio è sensibilizzare sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente nell’era dell’Antropocene. Il metodo adottato consiste nell’esperienza diretta di fenomeni naturali invisibili agli occhi, come lo scambio termico e i raggi infrarossi, al fine di:
- ampliare il pensiero e la percezione del mondo circostante
- suggerire diverse prospettive
- promuovere un livello di consapevolezza che favorisca il coinvolgimento dei cittadini in discussioni informate sui grandi temi che il progresso scientifico e tecnologico porta alla società

Ciò avviene attraverso un costante processo di curiosità e innovazione.


La comunicazione tra la scienza e la società assume un valore ancor più fondamentale quando si parla di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico. Alla base dei cambiamenti che stanno modificando l’equilibrio del nostro Pianeta c’è la temperatura: escursioni di pochi gradi centigradi della temperatura media della Terra sono in grado di sconvolgere il nostro rapporto con gli elementi naturali e con le altre specie viventi, il nostro modo di abitare, la nostra mentalità legata ad una illusoria certezza di crescita illimitata.


La temperatura è una proprietà fisica che possiamo misurare. In un ambiente chiuso possiamo anche controllarla, e questo ha permesso di espandere il dominio della specie umana sulla Terra.

Ma cosa accade se l’equilibrio termico del nostro Pianeta viene compromesso?





Il calore sprigionato dai corpi è invisibile agli occhi, ma fondamentale per la vita sul nostro pianeta. L’equilibrio termico è un fattore critico stabilito dalla quantità di energia che la Terra riceve dal Sole e l’energia che essa riesce ad irradiare nello spazio.

Un’alterazione anche minima di questo equilibrio può portare a seri danni agli ecosistemi sensibili: basti pensare al nostro corpo, un ecosistema al quale basta solamente 1°C in più per entrare in uno stato febbrile.

Ma queste alterazioni possono anche provocare disagi al nostro modo di abitare e vivere i centri urbani, alla nostra economia (settori come l’agricoltura, il turismo e la pesca si affidano a modelli di temperatura prevedibili), alla nostra sicurezza.



IL WORKSHOP


Ispirandosi al regista Werner Herzog e alla sua spedizione ripresa nel film “Fata Morgana”, il laboratorio Delta T ricorda un viaggio nel deserto alla ricerca di miraggi.


Si utilizza una tecnologia particolare: una telecamera termica che permette di analizzare il reale captando raggi IR emessi o rifratti da corpi, siano essi animati (piante, animali, esseri umani) o materiali inanimati (rocce, acqua, metalli, asfalto).
L’obiettivo è di condurre una ricerca estetica e creativa attraverso uno strumento scientifico professionale.
In una prima parte del workshop si esplorano le basi della fisica della luce, includendo lo spettro della luce visibile e le onde elettromagnetiche non visibili all’occhio umano, per comprendere cosa sono i colori che percepiamo. Questo ci permetterà di introdurre i raggi infrarossi (IR) e la termocamera come strumento per visualizzarli. Il tutto svolto in un clima informale ed esperienziale.




In una seconda parte, l’intenzione è esplorare ambienti naturali, urbani ed extraurbani per sensibilizzare sul concetto di temperatura e sulla sua importanza negli ecosistemi in cui viviamo. Utilizzando questa tecnologia possiamo visualizzare in tempo reale lo scambio di calore tra corpi e registrare i diversi comportamenti tra oggetti di varia natura esposti a diverse temperature in luoghi come zone industriali, piazze, parchi naturali, strade e spazi pubblici. Per esempio, possiamo riconoscere l’effetto mitigante delle aree naturali all’interno della città, mentre, al contrario, possiamo identificare l’impatto negativo causato dalla eccessiva presenza di spazi asfaltati o automobili parcheggiate lungo la strada.
Inoltre, i partecipanti potranno esperire la loro continua interazione con l’ambiente circostante, per esempio visualizzando l’impronta lasciata dalla propria mano su diverse superfici e tracciando effimeri disegni con il calore. Oppure ammirare la dispersione del calore rilasciato dalla pelle se immersa nell’acqua fredda, o dalle vene superficiali del dorso della mano.

Al termine della camminata (circa 40 minuti) le immagini e i video realizzati con la termocamera potranno essere proiettati in una sala adeguata, per commentare assieme l’esperienza.